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USA2020

Elezioni negli Stati Uniti d'America

Usa 2020, Cnn: Biden vince con 306 grandi elettori, Trump a 232

Conte sente Biden: riaffermata forte volontà di collaborazione contro sfide globali

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Il democratico Joe Biden ha ottenuto 306 grandi elettori (ben oltre la soglia dei 270 necessari per vincere la presidenza), mentre il repubblicano Donald Trump si è fermato a 232, secondo le proiezioni di Cnn, che ha assegnato gli ultimi due Stati rimasti in bilico, Georgia e North Carolina.

I giochi ora sembrano fatti: Joe Biden ha vinto le presidenziali Usa con 306 grandi elettori, dopo che i grandi network americani hanno 'chiamato' gli ultimi Stati chiave, assegnando i bastioni repubblicani dell'Arizona e della Georgia al candidato dem e la North Carolina a Donald Trump, che si ferma a 232 voti.

Un risultato esattamente opposto a quello del 2016. Poco prima Peter Navarro, uno dei consiglieri economici del presidente, aveva assicurato alla Fox che "alla Casa Bianca continuiamo a lavorare presupponendo che Trump avrà un secondo mandato", facendo eco alle parole del segretario di Stato Mike Pompeo. "Penso che il presidente parteciperà al proprio insediamento", aveva risposto alla stessa emittente la portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany a chi gli chiedeva se Trumpa ndrà al giuramento di Biden.   

Ma 'The Donald', arroccato tra tweet e purghe nell'amministrazione, è sempre più isolato, in patria e nel mondo. E sembra ormai convinto a sopravvivere all'umiliante sconfitta annunciando la sua ricandidatura nel 2024, dopo che sarà certificato il voto a favore del suo rivale. Una mossa con cui intanto congelerà un campo già affollato di possibili candidati repubblicani e manterrà l'ampio consenso dimostrato anche nella debacle (72 milioni di voti), garantendosi magari un redditizio contratto per un libro e onorari per conferenze. Il tutto probabilmente con l'aiuto di una sua tv digitale con cui sostituire la Fox dopo che gli ha girato le spalle. Nelle ore precedenti per lui erano arrivate altre docce fredde. La prima è stata la nota congiunta di diverse autorità elettorali statali e locali, tra cui l'Agenzia della cybersicurezza e della sicurezza delle infrastrutture (Cisa), che dipende dal ministero della Homeland Security: "Nessuna prova" di schede perse o modificate o di sistemi di voto violati, "l'elezione del 3 novembre è stata la più sicura della storia degli Stati Uniti", hanno sentenziato, smentendo così le accuse di elezioni fraudolente da parte di Trump.   

Poi Pechino ha rotto il suo silenzio: "Rispettiamo la scelta del popolo americano ed esprimiamo le nostre congratulazioni a Joe Biden e alla vice Kamala Harris", ha fatto sapere il ministero degli Esteri. Una svolta arrivata all'indomani dell'ordine esecutivo con cui il presidente americano, invocando rischi alla sicurezza nazionale, ha vietato agli americani di investire dall'11 gennaio in 31 società cinesi legate all'esercito di Pechino: nell'elenco ci sono colossi come Huawei, China Mobile, China Telecom, China Railway e Aviation Industry Corporation of China. Si tratta della prima mossa rilevante dell'amministrazione Usa verso il 'decoupling', la separazione dei mercati finanziari americani da quelli cinesi.   

Conte sente Biden: collaborare davanti a sfide globali 
Il Presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, ha avuto questa sera una conversazione telefonica con il Presidente-eletto degli Stati Uniti d’America, Joseph Biden Jr. Nel corso del colloquio, nel quale il Presidente Conte ha ribadito le sue congratulazioni a Joe Biden e alla Vice Presidente-eletta Kamala Harris, sono stati sottolineati i tradizionali, profondi legami di amicizia ed alleanza fra i due Paesi. È stata inoltre riaffermata la forte volontà di collaborare di fronte alle grandi sfide globali, in merito alle quali Italia e Stati Uniti condividono le medesime priorità. Lo rende noto Palazzo Chigi.

Biden a Conte, rafforzare relazioni con Italia
Nella telefonata col premier italiano Conte, Biden lo ha ringraziato per le sue congratulazioni e gli ha espresso il suo "impegno a rafforzare le relazioni con l'Italia e a rivitalizzare la relazione transatlantica, anche attraverso la Nato e la Ue". Lo rende noto il team dello stesso Biden.

Nel limbo di chi non ha ancora fatto le congratulazioni a Biden restano ora solo il presidente brasiliano Jair Bolsonaro e quello russo Vladimir Putin. Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha ribadito l'attesa per i risultati ufficiali ma ha anche assicurato che Mosca "lavorerà con qualsiasi presidente sceglieranno gli americani".       

Trump comincia inoltre a vedere le prime crepe anche tra i repubblicani. Cresce il numero di senatori favorevoli a garantire a Biden il briefing dell'intelligence, chiesto dal suo team ma bloccato dal presidente insieme a tutte le altre prerogative della transizione. Esponenti di spicco come Karl Rove, l'architetto della presidenza di George W. Bush e consigliere informale di Trump, lo invitano a "fare la sua parte per unire il Paese guidando una transizione pacifica e mettendo da parte le lamentele", ammonendo che i riconteggi "non ribalteranno i risultati del voto". Persino il Las Vegas Review Journal del magnate dei casinò Sheldon Adelson, uno dei suoi maggiori sostenitori e donatori, lo invita in un editoriale ad ammettere la sconfitta e a cooperare con il transition team del suo rivale. Alcuni suoi avvocati, infine, si ritirano dai ricorsi o negano di aver prove di frodi, in Arizona è lui stesso a fare dietrofront mentre in Michigan un giudice ha respinto la richiesta di bloccare la certificazione dei voti a Detroit.   

Marck Zuckerberg è invece il primo esponente di Big Tech a riconoscere la vittoria di Biden, anche se solo davanti ai propri dipendenti, mentre il New York Times paragona Trump a"despoti" come Aleksandr Lukashenko, Robert Mugabe, Nicolas Maduro e Slobodan Milosevic per le tattiche usate per rimanere al potere.

Trump: l'amministrazione futura... il tempo lo dirà
"Questa amministrazione non farà mai il lockdown, qualunque cosa accada. Chissà quale amministrazione ci sarà, immagino che il tempo lo dirà.... Ma posso assicurare che questa amministrazione non farà mai il lockdown": con queste parole il presidente Usa Donald Trump ha fatto il suo primo riferimento pubblico alle elezioni del 3 novembre, rompendo giorni di silenzio sul risultato elettorale. 

Presto autorizzazione a uso emergenza vaccino Pfizer
Donald Trump si aspetta "prestissimo" un'autorizzazione all'uso di emergenza del vaccino anti Covid della Pfizer. Lo ha detto lui stesso in una conferenza stampa alla Casa Bianca. L'autorizzazione all'uso di emergenza potrebbe essere concessa entro fine anno a due candidati vaccini e a due terapie anti covid, ha poi aggiunto Moncef Slaoui, capo scientifico dell'operazione 'Warp Speed", che coordina la strategia del governo sui vaccini anti covid. "Al più presto ad aprile, il vaccino sarà disponibile per l'intera popolazione" ha detto Trump parlando dal Rose Garden alla Casa Bianca. Il vaccino contro il coronavirus sarà distribuito nel giro di "poche settimane" alle fasce vulnerabili ha detto Trump, anche se alla Food and Drug Administration non è stato ancora chiesto di concedere le necessarie approvazioni di emergenza.

Donald Trump ha detto che il governo non consegnerà il vaccino a New York quando questo sarà disponibile, puntando il dito contro il governatore dello stato Andrew Cuomo. "Cuomo dovrà dirci quando è pronto, perché noi non daremo il vaccino a uno stato che non vorrà darlo immediatamente ai suoi cittadini", ha affermato il presidente uscente. "Lui non si fida del fatto che il vaccino arrivi da questa Casa Bianca", ha aggiunto Trump, "da questa amministrazione. Così non glielo consegneremo fino a che non avremo l'autorizzazione a farlo".

Biden: picco casi, amministrazione Trump agisca ora
Sul tema pandemia il presidente-eletto ha invece dichiarato che gli Usa registrano un picco di casi Covid e l'attuale amministrazione Trump deve riconoscere "la gravità della situazione", è necessaria da parte sua "un'azione urgente ora". Così Biden in una nota diffusa praticamente in contemporanea all'intervento del presidente Donald Trump per dare un aggiornamento proprio sull'emergenza. "Il nostro Paese sta vivendo picchi di contagi, ricoveri e decessi in tutto il Paese, praticamente da nessuna parte viene risparmiato", si legge nella nota diffusa dal presidente eletto dopo un incontro con il suo team di esperti. Biden ha promesso che l'emergenza Covid sarà il primo tema della sua agenda politica ma ha chiesto all'amministrazione Trump di agire da subito: "Questa crisi richiede una risposta federale robusta e immediata, che è stata tristemente carente. È necessaria un'azione urgente oggi, ora, da parte dell'attuale amministrazione, a partire dal riconoscimento della gravità della situazione attuale".