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MONDO

La rivelazione

Intelligence Usa: Cina ha preso di mira il team Biden. Il presidente eletto apre su accordo nucleare

Trovati centinaia di ricercatori cinesi legati a forze armate

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Joe Biden a Wilmington, Delaware (AP Photo/Andrew Harnik)
Pechino ha intensificato gli sforzi per influenzare la prossima amministrazione Usa e agenti cinesi stanno già prendendo di mira il personale del presidente eletto Joe Biden, incluse le persone più vicine al suo team. Lo ha detto William Evanina, capo del controspionaggio della National Intelligence, durante una discussione all'Aspen Istitute.

Nella stessa sede John Demers, capo della divisione per la sicurezza nazionale del dipartimento di giustizia, ha riferito che centinaia di ricercatori cinesi con legami con le forze armate del loro paese sono stati identificati dall'Fbi la scorsa estate. Lo riportano i media internazionali. 

William Evanina - riferiscono Bbc e Guardian - nel corso di una discussione virtuale nel think tank dell'Aspen Istitute, ha spiegato che Pechino ha tentato di intromettersi nella ricerca americana del vaccino anti-Covid ed anche alle elezioni. Poi ha aggiunto: "Abbiamo anche assistito ad un aumento, che era stato pianificato e avevamo previsto, delle campagne di influenza della Cina, ora reindirizzate verso la nuova amministrazione Biden".

L'alto funzionario ha parlato di"influenza straniera maligna" indirizzata verso "le persone che iniziano a lavorare nella nuova amministrazione e quelle che vi orbitano intorno". E "la nuova amministrazione" dovrebbe comprendere quanto prima la natura di tale "influenza", ha aggiunto Evanina.   

Nello stesso panel John Deamers, del dipartimento di Giustizia, ha parlato dell'indagine dell'Fbi che ha portato all'arresto di alcuni ricercatori cinesi che avevano nascosto la loro affiliazione con l'Esercito popolare di liberazione. Erano "solo la punta dell'iceberg", considerato che dopo le indagini "oltre mille ricercatori cinesi hanno lasciato il Paese". Per Demers "solo i cinesi hanno risorse, capacità e volontà" per portare avanti attività di spionaggio politico ed economico ed"altre attività maligne". 

Nyt, stretta Usa a ingressi membri partito comunista Cina
Gli Stati Uniti limitano gli ingressi per i membri del Partito Comunista Cinese. Lo riporta oggi il New York Times, citando il Dipartimento di Stato.Con effetto immediato, i visti dei funzionari e delle loro famiglie sono ridotti alla durata di un mese e sono validi per un solo ingresso. "Per decenni abbiamo consentito al PCC l'accesso libero e senza restrizioni alle istituzioni e alle imprese statunitensi, mentre questi stessi privilegi non sono mai stati estesi liberamente ai cittadini statunitensi in Cina",ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato, secondo quanto riporta il Times. 

Biden: Pronti a rientrare in accordo nucleare se Iran lo rispetta
"Sento di aver fatto qualcosa di buono per il Paese evitando che Donald Trump sia presidente per altri quattro anni", "ma non è il momento per esultare. Una mia nipote si sta laureando con lode alla Columbia. Non ci sarà nessuna cerimonia di conferimento delle lauree. Sarò io a fare il discorso: virtuale. Questi ragazzi si laureano senza poter fare festa. È un momento così. C'è tantissimo lavoro da fare. Sono concentrato sul riuscire a fare alcune cose il più in fretta possibile". Così il presidente eletto degli Stati Uniti, Joe Biden, in un'intervista a 'la Repubblica'.

"Ci sono 10 milioni di persone lì fuori che si chiedono come fare a pagare la prossima rata del mutuo" e "c'è un numero notevolmente più alto di persone che non è in grado di pagare l'affitto", aggiunge. Per quanto riguarda l'accordo sul nucleare con Teheran, Biden conferma quanto scritto per la Cnn, cioè che "se l'Iran tornerà a una stretta osservanza dell'accordo sul nucleare, gli Stati Uniti rientreranno nell’accordo come punto di partenza per successivi negoziati". "Sarà complicato, ma sì", sottolinea il presidente eletto Usa.

"Si fa un gran parlare di missili di precisione e tante altre cose che stanno destabilizzando la regione", dice ancora Biden. Ma la verità è che "il modo migliore per riuscire a raggiungere una certa stabilità nella regione" è risolvere il problema del "programma nucleare".

"L'ultima, dannatissima cosa di cui c'è bisogno in quella parte del mondo è una corsa agli armamenti atomici", sottolinea il presidente eletto Usa.

E poi afferma: "Consultandoci con i nostri alleati e partner ci impegneremo in negoziati e accordi successivi per prorogare e rendere più stringenti le limitazioni sul nucleare iraniano, e anche affrontare il problema del programma missilistico".